Grazie mille per la risposta Gianfranco!
Personalmente non ci vedo nulla di male nel termine “dipendenti” (c’è pure una diatriba su quale sia più o meno offensivo tra quello e “collaboratori”…) anche se evito di utilizzarlo perché preferisco di gran lunga “le proprie Persone” - ma è prettamente una scelta stilistica.
Per il resto, soprattutto quando si tratta a livello più formale, sconsiglio l’utilizzo di altri vocaboli per una motivazione molto semplice: ci vuole pochissimo per abbassare di livello qualcuno o non contrattualizzarlo a dovere. Basta un “beh, io non ho mai detto che tu fossi dipendente dell’azienda” e via, il danno è fatto (comunque risolvibilissimo, soprattutto in sede sindacale).
Piace anche a me l’idea del “siamo tutti pari”, e lo siamo ovviamente, ma quando si ricoprono ruoli di responsabilità e in situazioni che offrono il fianco a facili raggiri, non si deve rischiare di gettare alle ortiche il profilo di qualcuno per sentirsi più politically correct.
Sono stanchissima, spero di essermi spiegata decentemente ahahah